evoZero per i progetti pionieristici di edilizia sostenibile in Europa
evoZero arriva sul mercato: il primo cemento al mondo con cattura del carbonio consegnato ai clienti in tutta Europa
Heidelberg Materials ha iniziato a consegnare evoZero, il primo cemento al mondo con cattura del carbonio "near zero", ai clienti in tutta Europa.
Basato sulla tecnologia di cattura e stoccaggio del carbonio (CCS) presso l’impianto di Brevik in Norvegia, evoZero stabilisce un nuovo punto di riferimento nella decarbonizzazione dell’edilizia. Il prodotto presenta un Potenziale di Riscaldamento Globale (GWP) eccezionalmente basso, ottenuto tramite un processo ora completamente verificato da terze parti (DNV Business Assurance Germany GmbH) e tracciabile digitalmente per garantire la massima trasparenza.
Dominik von Achten, CEO di Heidelberg Materials, ha dichiarato:
«Sono orgoglioso ed entusiasta di annunciare che l’intera catena di processo è ora operativa, e il nostro impianto CCS di Brevik contribuisce direttamente alla riduzione delle emissioni di carbonio nell’ambiente costruito. evoZero è la prova concreta dell’impegno di Heidelberg Materials per una decarbonizzazione reale e misurabile, e della nostra ambizione di guidare la trasformazione del settore delle costruzioni.»
Una delle primissime consegne di evoZero è destinata alla costruzione della nuova stazione Skøyen a Oslo, Norvegia, realizzata da Skanska, azienda leader nello sviluppo di progetti e costruzioni in Europa e Nord America. La stazione, un’importante infrastruttura, rafforzerà la connessione tra la zona ovest di Oslo e il centro città. Situata a 45 metri di profondità, Skøyen Station offrirà due binari e infrastrutture all’avanguardia. Una volta aperta, migliorerà la capacità e l’integrazione del trasporto pubblico, riducendo la dipendenza dalle automobili e promuovendo una Oslo più connessa.
Un altro cliente iniziale di evoZero è il progetto tedesco di stampa 3D DREIHAUS, che prevede la realizzazione di tre abitazioni a Heidelberg. DREIHAUS sarà un nuovo punto di riferimento per la costruzione residenziale seriale tramite stampa 3D, utilizzando materiali da costruzione sostenibili. Rispetto ai metodi tradizionali, il processo di stampa 3D consente una significativa riduzione del consumo di materiali grazie a un design ottimizzato, contribuendo ulteriormente alla diminuzione delle emissioni di CO₂.
La produzione di clinker in condizioni di cattura del carbonio, insieme alla verifica dello stoccaggio permanente della CO₂, è garantita in modo indipendente da DNV Business Assurance Germany GmbH. Per garantire la trasparenza nel monitoraggio e nella verifica dei volumi di CO₂ stoccata permanentemente, tutti i dati vengono registrati digitalmente nella Carbon Bank proprietaria di Heidelberg Materials.
Dr Katharina Beumelburg, Chief Sustainability & New Technologies Officer di Heidelberg Materials, dichiara:
«Con la certificazione di DNV per evoZero, Heidelberg Materials offre un nuovo livello di trasparenza e affidabilità nella decarbonizzazione della catena del valore. evoZero consente ai nostri partner e clienti di trasformare le loro scelte sui materiali in catalizzatori per azioni sostenibili. È così che la nostra strategia globale – che integra misure consolidate di riduzione della CO₂ e guida l’adozione della CCS – genera un impatto reale.»
Jon Morrish, membro del Consiglio di Amministrazione di Heidelberg Materials e responsabile per l’Europa, aggiunge:
«Le nostre prime consegne sono destinate a veri progetti di punta nella costruzione sostenibile in tutta Europa, con l’avvio dei lavori previsto a breve. Adottando evoZero, i nostri clienti possono trasformare la sostenibilità in un vero vantaggio competitivo e dimostrare leadership nella transizione verso un’edilizia a basse emissioni di CO₂.»
evoZero è reso possibile grazie alla tecnologia CCS (cattura e stoccaggio del carbonio) su scala industriale presso l’impianto di Heidelberg Materials a Brevik, in Norvegia. L’impianto CCS di Brevik è stato inaugurato a giugno 2025 e catturerà 400.000 tonnellate di CO₂ all’anno, pari al 50% delle emissioni dell’impianto, che verranno poi trasportate per uno stoccaggio sicuro e permanente sotto il Mare del Nord.