Brevik cement plant

Il nostro percorso di Carbon Capture

La Tecnologia di Cattura e Stoccaggio della C02

Heidelberg Materials ha l'ambizioso obiettivo di ridurre le emissioni di CO₂ per prevenire il cambiamento climatico globale

La decarbonizzazione nella produzione di cemento è uno dei compiti più complessi nella “Green Transition”. Il Gruppo Heidelberg Materials sta affrontando questa sfida con grande energia e impegno.
L'implementazione della cattura, l’ utilizzo e lo stoccaggio del carbonio (CCUS) è di fondamentale importanza per l'industria del cemento, poiché ⅔ delle emissioni dirette provengono dalla calcinazione del calcare in clinker di cemento durante il processo di combustione. Poiché non è possibile cambiare la chimica, queste emissioni sono inevitabili. Heidelberg Materials - attraverso la ricerca e la tecnologia - lavora costantemente all’ottimizzazione dei propri prodotti e processi, per raggiungere la minore impronta di CO₂ possibile.
Nonostante questi sforzi siano significativi, le emissioni rimanenti richiedono misure aggiuntive. CCUS è quindi non solo un prerequisito necessario per raggiungere emissioni nette zero nel nostro settore, ma è anche fondamentale per la fase di transizione contemporaneamente al processo di innovazione in corso. 
Con questa tecnologia, è possibile muoversi verso l'offerta di prodotti a emissioni nette zero (catturate dal carbonio) e avere il potenziale per trasformare completamente la produzione di cemento, consentendo un nuovo livello di riduzione di CO₂.

Il Gruppo è impegnato a offrire al mercato, per l'intero portafoglio prodotti, un calcestruzzo a zero emissioni di carbonio entro il 2050. Per raggiungere questo obiettivo sono adottate una serie di misure sinergiche, tra cui l'aumento dell'uso di combustibili alternativi, l’uso di materiali cementizi secondari alternativi (compresi i materiali riciclati) e la cattura e utilizzo o stoccaggio del carbonio (CCUS).

A Brevik, Heidelberg Materials ha costruito il primo impianto industriale al mondo per la cattura e lo stoccaggio del carbonio (CCS) presso una cementeria. Grazie al fondamentale supporto del Governo, all'accettazione sociale della tecnologia CCS in Norvegia e alla cooperazione di successo con le autorità, il progetto è ora realtà. Il progetto CCUS in Norvegia rappresenta un'importante pietra miliare nella strategia di Heidelberg Materials per combattere il cambiamento climatico, grazie al contributo di riduzione delle emissioni di gas serra legate al processo di produzione del cemento.

Perchè la CCS?

Dobbiamo ridurre le emissioni di CO₂ per contribuire a fronteggiare il cambiamento climatico globale. È altrettanto diffusa la consapevolezza che il mondo continuerà ad aver bisogno di petrolio, gas e cemento anche per i prossimi decenni. L’impegno nella riduzione delle emissioni mediante ottimizzazione di processo e prodotto, nonché nell’implementazione dei principi dell’economia circolare, è particolarmente sfidante per i settori cosiddetti ‘hard to abate’ (HTA). Si tratta di settori nei quali le emissioni di anidride carbonica sono legate non solo ai processi di combustione, ma anche a reazioni chimiche caratteristiche del processo produttivo e, per questa ragione, “inevitabili”.
Si annoverano tra i settori HTA centrali elettriche alimentate a carbone e petrolio ed industrie come quella del cemento, dell’acciaio e petrolchimica. Per ridurre drasticamente l’emissione in atmosfera di CO₂ dei settori cosiddetti “hard-to-abate” e convertirli in settori “ready-to-abate”, la Carbon Capture & Storage (CCS) rappresenta la leva più importante. Si tratta quindi di catturare, trasportare e immagazzinare la CO₂ prodotta da questi settori che sono comunque indispensabili per la crescita e lo sviluppo.

Che cos'è la Cattura del Carbonio?

CCS è l'abbreviazione di Carbon Capture and Storage (cattura e stoccaggio del carbonio), l’obiettivo della CCS è ridurre le immissioni di CO₂ nell'atmosfera. La CO₂ viene catturata da uno o più punti di emissione e successivamente trasportata, tramite infrastrutture e/o mezzi, verso i siti di stoccaggio, come formazioni geologiche sotterranee, per essere immagazzinata in modo permanente e sicuro.
La CCS, quindi, prevede la cattura delle emissioni “residue” quale soluzione complementare rispetto alla riduzione delle emissioni derivante dall’applicazione di misure sinergiche low-carbon, quali ottimizzazione di processo e prodotto ed economia circolare.
La CCS è quindi una tecnologia in grado di catturare anche fino al 95% delle emissioni di CO₂ prodotte sia dall'uso di combustibili fossili utilizzati per generare energia elettrica, sia da quelle eventualmente derivanti dalle reazioni chimiche caratteristiche dei processi industriali, impedendone così il rilascio in atmosfera, grazie al trasporto presso siti di stoccaggio permanente in formazioni rocciose sotterranee profonde.

In che modo la CCS può contribuire a combattere il cambiamento climatico?

La cattura e lo stoccaggio del carbonio (CCS) è una delle più avanzate soluzioni tecnologiche in grado di contribuire ad una significativa riduzione delle immissioni in atmosfera di CO₂ derivante da attività industriali.

A cosa serve la CCS?

La CCS sarà fondamentale per decarbonizzare le industrie energivore e con emissioni di CO₂ legate al processo di trasformazione delle materie prime, come l’industria del cemento.

Quanto è importante la CCS per raggiungere gli obiettivi dell'Accordo di Parigi?

L'obiettivo principale dell'Accordo di Parigi è rafforzare la risposta globale alla minaccia del cambiamento climatico - limitando l'aumento della temperatura globale al di sotto di 2°C rispetto ai livelli preindustriali - e perseguire gli sforzi per limitare ulteriormente l'aumento della temperatura a 1.5°C.
Il Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC) e l'Agenzia Internazionale per l'Energia (IEA) sottolineano che, senza l’implementazione della CCS, sarà molto più difficile e costoso raggiungere questi obiettivi di contenimento della temperatura globale entro i limiti di soglia.

Cosa è il progetto Brevik CCS?

Brevik CCS fa parte del programma Longship del Governo norvegese, che mira a dimostrare come possa essere possibile un processo di cattura, trasporto e stoccaggio di CO₂ da fonti industriali.
L’obiettivo è catturare annualmente 400.000 tonnellate di CO₂ e trasportarle per il loro stoccaggio permanente.
Il progetto CCS in Norvegia rappresenta un'importante pietra miliare nella strategia di Heidelberg Materials per contribuire alla lotta al cambiamento climatico, grazie alla riduzione delle emissioni di gas serra legate al processo di produzione del cemento.

- Si prospetta una riduzione annua delle emissioni di CO₂ di oltre 400.000 tonnellate.
- Si tratta della prima realizzazione su scala industriale didi un impianto di cattura delle emissioni del processo di produzione di clinker, che può essere di riferimento per lo sviluppo di soluzioni di cattura avanzate in altre cementerie in tutto il mondo.
- L'impianto di cattura di CO₂ dovrebbe essere pienamente operativo nel 2025.

È sicuro immagazzinare CO₂ sotto il livello del mare (caso Norcem Brevik)?

La ricerca scientifica dimostra che lo stoccaggio di CO₂ sulla piattaforma continentale norvegese è sicuro. Equinor ha una vasta esperienza nello stoccaggio di CO₂ nel Mare del Nord. La CO₂ viene immessa nelle formazioni rocciose sotterranee profonde, in genere, a una profondità di un km o più. Questo stoccaggio è stato già realizzato sia nel giacimento di Sleipner (1 milione di tonnellate di CO₂ all'anno dal 1996), sia nel giacimento di Snøhvit (circa 700.000 tonnellate di CO₂ all'anno dal 2007). Le accurate misure di monitoraggio mostrano che, ad oggi, non vi è alcuna perdita di CO₂ dal sito di stoccaggio.

È necessario immagazzinare la CO₂ catturata sottoterra nel Mare del Nord? Perché non usarla per altri scopi?

In generale, la CO₂ può essere utilizzata e sarà utilizzata anche in altri processi industriali. L'uso della CO₂ nella ricarbonatazione del calcestruzzo e nella mineralizzazione degli aggregati consente, per esempio, soluzioni permanenti di utilizzo delle emissioni di CO₂.
L’uso della CO₂ catturata può contribuire alla riduzione del consumo di combustibili fossili impiegati per la decarbonatazione del calcare nel processo di produzione del clinker. D’altro canto, per raggiungere gli obiettivi climatici, lo stoccaggio permanente della CO₂ catturata e non utilizzata resta comunque una necessità.

La tecnologia Norcem Brevik può essere esportata in altri Paesi?

Sì. Attraverso la costruzione del progetto CCS su larga scala a Norcem Brevik, tutti i soggetti coinvolti raccolgono conoscenze che potrebbero essere utili per future strutture.

Ci sono strutture simili in altre parti del mondo?

Secondo il Global CCS Institute (GCCSI), ci sono attualmente nel mondo 19 progetti su larga scala in funzione e 4 nuovi progetti in costruzione, con una capacità complessiva vicina ai 40 milioni di tonnellate di CO₂. Tra questi l’impianto di produzione di Norcem Brevik sarà la prima cementeria al mondo con implementazione della tecnologia CCS su larga scala.