Cade il diaframma tra Itala e Austria

Cemento e calcestruzzo Heidelberg Materials per la Galleria del Brennero

Il 18 settembre 2025 avverrà il primo abbattimento transfrontaliero tra Italia e Austria del diaframma del cunicolo esplorativo della Galleria di Base del Brennero. Heidelberg Materials è presente nel progetto con un impegno diretto e continuativo. Opera nella tratta di Campo di Trens (Mules) e Fortezza, fino al confine al cosiddetto “diaframma”, attraverso la società San Francesco, di cui detiene la maggioranza. Qui è stato installato un impianto di betonaggio automatizzato direttamente in galleria, che ha già prodotto oltre 750.000 m³ di calcestruzzo, anche con caratteristiche speciali di resistenza al fuoco e con l’impiego di materie prime seconde.

Parallelamente, è attiva anche con la società Gardena Beton – anch’essa a maggioranza Heidelberg Materials – nell’area di Ponte Gardena. Il contributo non si limita alla fornitura, ma nasce e si propaga a partire dallo studio e dallo sviluppo di soluzioni dedicate, calibrate in funzione delle diverse tecniche costruttive adottate per i tunnel principali: scavo meccanizzato con TBM e scavo tradizionale. 

Per i conci prefabbricati destinati al rivestimento delle gallerie scavate con TBM è stato individuato il cemento Portland Ferrico 42,5 N SR 0, caratterizzato dall’assenza di C3A, in grado quindi di garantire un’elevata resistenza ai solfati. Questa scelta è stata dettata dagli studi idrogeologici preliminari, che avevano evidenziato la necessità di prevenire fenomeni di degrado dovuti ad acque solfatiche aggressive. 
L’impiego del cemento ferrico rende tali acque inoffensive per la matrice cementizia, prevenendo espansioni e fessurazioni, con un effetto protettivo fondamentale per la durabilità dell’opera. 

Nello scavo tradizionale, invece, è stato installato un impianto unico nel suo genere direttamente all’interno della montagna, in grado di produrre fino a 180 m³/h di calcestruzzo in condizioni logistiche complesse, attivo h24. Si tratta di impianto a circuito chiuso, senza scarichi di acqua da lavorazione, che viene reimpiegata nel ciclo di produzione. Questi processi sono opportunamente normati e certificati.
In questo contesto sono state sviluppate due linee di prodotto: da un lato, calcestruzzi con cemento ferrico, utilizzati nelle zone soggette a forte aggressività chimica (classi XA2 e XA3); dall’altro, calcestruzzi confezionati con cemento Portland al Calcare II ALL 42,5 R, impiegati in strutture esposte a rischio di carbonatazione in ambienti umidi (classe XC3). Questa doppia formulazione consente di garantire sempre la combinazione ottimale tra prestazioni meccaniche, resistenza chimica e durabilità. In questi anni il cemento è stato fornito dalle cementerie Heidelberg Materials di Rezzato (BS) e Sarche di Madruzzo (TN).

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