La cementeria di Sarche certificata CSC
La cementeria di Sarche di Madruzzo (TN) ha ottenuto la certificazione CSC, lo schema del Concrete Sustainability Council, che certifica il processo di approvvigionamento responsabile su tutta la filiera di produzione secondo i principi base della Sostenibilità.
Si tratta di un importante traguardo per l’impianto trentino, soprattutto per garantire ai clienti prodotti performanti e filiere sicure, responsabili e sostenibili. La certificazione CSC è, per altro, sempre più richiesta dal mercato all’insegna della massima trasparenza e della tracciabilità della sostenibilità.
Il percorso che porta alla di certificazione si è basato su cinque categorie di crediti: pre-requisiti, gestione, sostenibilità ambientale, sostenibilità sociale e sostenibilità economica. L'impianto ha ottenuto il livello Silver e il riconoscimento di Exemplary Performances per i crediti relativi al Ciclo di vita del prodotto (LCA) e alla Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD). In particolare i valutatori hanno riconosciuto il livello di attenzione ai temi della biodiversità adottati nella cava di Ponte Oliveti che hanno permesso di ottenere il raggiungimento del livello Silver. In Italia, soltanto la cementeria di Rezzato Mazzano (BS) ha ottenuto un riconoscimento analogo.
Con questa certificazione prosegue il percorso di Heidelberg Materials Italia per promuovere la trasparenza e la sostenibilità nella filiera del cemento e del calcestruzzo per fornire ai clienti prodotti di qualità e con standard di sostenibilità misurabili grazie agli EPD. Oltre a Sarche, hanno ottenuto la certificazione CSC le cementerie di Matera, Calusco d'Adda (BG), Rezzato-Mazzano (BS), Colleferro (RM) e oltre 30 impianti di produzione di calcestruzzo.
Il Responsible Sourcing Scheme è lo schema di certificazione, lanciato a gennaio 2017, elaborato in ambito internazionale dal Concrete Sustainability Council (CSC) associazione fra i cui membri figurano importanti realtà industriali del settore del calcestruzzo dall’Europa, dagli Usa, dall’America Latina e dall’Asia, così come le principali associazioni europee di riferimento per la filiera, tra cui Ermco (i produttori di calcestruzzo) e Cembureau (i produttori di cemento). In Italia Federbeton, l’associazione che raggruppa i principali operatori del settore cemento e calcestruzzo, ha il compito di sovraintendere alla corretta applicazione del protocollo in qualità Programme Operator.
