La gamma eco.build
Il mercato si orienta sempre di più su prodotti che valorizzano sostenibilità ed economia circolare. Italcementi e Calcestruzzi percorrono ormai da anni la strada della sostenibilità, proponendo ai clienti la nuova gamma di prodotto eco.build a bassa impronta ambientale e con materie prime seconde provenienti da altri settori industriali e dal settore edile.
Ai prodotti si aggiunge la certificazione degli impianti secondo lo standard internazionale CSC (Responsible sourcing certificate for concrete and its supply chain) che prevede una certificazione di tutta la filiera di processo – dal trasporto al riutilizzo delle materie prime – per garantire calcestruzzi performanti e filiere sicure e responsabili. In questa direzione va per esempio anche l’impegno dell’azienda nel massimizzare l'impiego di materiali locali entro un raggio di 150 km dall'origine alla sua lavorazione.
eco.build è la gamma di cementi e calcestruzzi sostenibili proposti con l’obiettivo di ridurre la CO2. Italcementi sostituisce con materiali di recupero le proprie materie prime naturali provenienti dalle attività estrattive (in cave e miniere) come calcare, argilla e scisti. Fra i materiali alternativi utilizzati ci sono i rifiuti non pericolosi provenienti da altri settori industriali come le ceneri volanti, i gessi chimici, le scorie d’alto forno, e le scaglie di laminazione. Calcestruzzi, utilizza per i propri mix design materiali da costruzione e demolizione – tutti sottoposti a rigidi tracciamenti – come aggregati per la produzione di calcestruzzo. Entrambe le pratiche consentiranno di evitare l’escavazione di 15 milioni di tonnellate l’anno di materiali, con una importante riduzione nell’utilizzo di risorse naturali aiutando così a contenere il riscaldamento globale, mantenendo sempre elevati standard qualitativi.
Italcementi e Calcestruzzi forniscono inoltre la Life Cycle Assessment (LCA) e l’Environmental Product Declaration (EPD) dei suoi prodotti al fine di comunicare in modo trasparente gli impatti dei propri prodotti e di consentire una loro valutazione nell’ambito dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) per le gare di appalto pubbliche e negli schemi di rating per la valutazione della sostenibilità delle costruzioni: LEED (Leadership in Energy and Environmental Design), GBC Italia, ITACA, ENVISION e BREAAM.
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eco.build cemeenti sostenibili.

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