Certificazione CSC per gli impianti di Bologna, Sestu e Taranto
Bologna San Lazzaro, Sestu (CA) e Taranto sono i tre nuovi impianti Calcestruzzi che hanno ottenuto la certificazione CSC del Concrete Sustainability Council, a garanzia di trasparenza per clienti, imprese, progettisti e committenze, sia pubbliche che private
Il Responsible Sourcing Scheme è lo schema di certificazione, lanciato a gennaio 2017, elaborato in ambito internazionale dal Concrete Sustainability Council (CSC) associazione fra i cui membri figurano importanti realtà industriali del settore del calcestruzzo dall’Europa, dagli Usa, dall’America Latina e dall’Asia, così come le principali associazioni europee di riferimento per la filiera, tra cui Ermco e Cembureau. In Italia Federbeton, l’associazione che raggruppa i principali operatori del settore cemento e calcestruzzo, ha il compito di sovraintendere alla corretta applicazione del protocollo in qualità Programme Operator.
Lo schema del CSC ha l’obiettivo di promuovere la trasparenza e la sostenibilità del settore del calcestruzzo prodotto e della sua filiera, mediante una valutazione che guarda alla sostenibilità nelle sue tre dimensioni: economica, sociale e ambientale.
La certificazione attesta che il processo di approvvigionamento responsabile su tutta la filiera di produzione rispetta i principi base della Sostenibilità e nell'ambito di cinque categorie di crediti: pre-requisiti, gestione, sostenibilità ambientale, sostenibilità sociale e sostenibilità economica. L'obiettivo è quello di validare l'intera filiera di processo: dal trasporto al riciclo delle materie prime. Il tutto nel segno della massima trasparenza per garantire prodotti performanti e filiere sicure, responsabili e sostenibili.
I tre nuovi impianti si aggiungono a quelli già certificati negli anni scorsi: le cementerie Italcementi di Calusco d'Adda (BG), Rezzato-Mazzano (BS) e Matera e gli impianti Calcestruzzi di Peschiera Borromeo (MI), Cologno Monzese (MB), Genova Chiaravagna, Campomorone-Isoverde (GE), Napoli Casalnuovo, Bari Industriali, Palermo 1, Roma Flaminio e Roma Tiburtina.