La cementeria e il cinema

Colleferro sarà Fabbrica di Cinema

Dal 7 al 10 agosto 2025 Colleferro, sarà Fabbrica di Cinema, un palinsesto di quattro film proiettati gratuitamente  all’aperto con lo storico cementificio come comun denominatore. L’iniziativa fortemente voluta dal Comune, e dal  Sindaco Pierluigi Sanna con l’Assessore Sara Zangrilli, è stata coordinata da Dario Biello, architetto e regista, e  prodotta da 360 Cinedream in collaborazione con ANRCA Associazione Nazionale Ricerca Cinema e Architettura.

L’iniziativa ha il supporto di Heidelberg Materials, il nuovo brand che ha raccolto l’eredità del marchio Italcementi, società che a sua volta aveva acquisito l’impianto dalla Società Italiana per la produzione di calce e cementi Segni nel 1972. Lo storico impianto ha festeggiato i 100 anni nel 2019 e si può dire che abbia accompagnato tutta la storia della città di Colleferro divenendone un’icona non solo per la comunità, ma anche per il cinema italiano.

Colleferro Città Morandiana, Colleferro Città dello Spazio, Colleferro Città del Cinema, è questo il terzo passaggio della narrazione che vede la cittadina alle porte di Roma al centro di un processo continuo di ricerca e valorizzazione della propria identità storica e culturale.
Il legame tra il cinema ed il territorio del basso Lazio è un tema conosciuto, è questa la Terra del Cinema che ha dato i natali ai grandi protagonisti della settima arte, Vittorio De Sica, Marcello Mastroianni, Gina Lollobrigida e ancor prima la Cines della famiglia Bragaglia, i pionieri in materia.

Colleferro invece è un caso meno indagato, e per questo di maggior interesse, possiamo far iniziare questo percorso da Virgilio Marchi (1895.1960), pittore e scenografo futur-classico-razionale, con oltre 60 film all’attivo, come architetto è autore nel 1933 dei laboratori e delle residenze per i collaudatori all’interno del Polverificio di Segni e degli arredi della Chiesa di Santa Barbara, pare essere stato proprio a favorire l’incontro da Riccardo Morandi e la B.P.D. di Leopoldo Parodi Delfino. 

Sempre con la B.P.D. si intreccia una seconda figura fondamentale, quella di Cesare Zavattini (1902-1989), la sua famiglia migra da Luzzara per gestire proprio la mensa aziendale del Villaggio Industriale. Zavattini scrive di questi luoghi, intellettuale poliedrico è un protagonista della cultura del ‘900 italiano e nel 1939 conosce Vittorio De Sica con il quale vince due premi Oscar nel 1947 e 1949.

Fabbrica di Cinema sarà l’occasione per raccontare questa storia in quattro serate attraverso lo sguardo di grandi maestri come Roberto Rossellini, Vittorio de Sica, Alberto Bevilacqua e Cesare Zavattini, con le interpretazioni di Romy Schneider, Ugo Tognazzi, Ingrid Bergman, Nino Manfredi, Mariangela Melato e Alessandro Haber.

Il cinema come indagine e rappresentazione sul rapporto tra società, ambiente e lavoro, dal XX secolo all’attuale epoca della Rigenerazione dell’archeologia industriale.

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