Ventuno impianti di calcestruzzo certificati in tutta Italia
Certificazione CSC per gli impianti di Sesto San Giovanni, Zibido San Giacomo, Grugliasco e Beinasco
Prosegue il percorso di certificazione CSC degli impianti di produzione di calcestruzzo. L’anno nuovo si apre con nuove certificazioni per gli impianti di Sesto San Giovanni e Zibido San Giacomo nell’area metropolitana di Milano che si aggiungono a quello di Peschiera Borromeo che ha rinnovato la certificazione ottenuta nel 2021 e Grugliasco e Beinasco per l’area metropolitana di Torino. A questi si aggiunge l’impianto di Mantova gestito da Concrete Italia, una jont-venture tra il produttore bresciano Vezzola S.p.A. e Heidelberg Materials Italia Calcestruzzi S.p.A. (il nuovo brand di Calcestruzzi S.p.A.)
La certificazione CSC del Concrete Sustainability Council è un sigillo di garanzia e di trasparenza per clienti, imprese, progettisti e committenze, sia pubbliche che private
Lo schema del CSC ha l’obiettivo di promuovere la trasparenza e la sostenibilità del settore del calcestruzzo prodotto e della sua filiera, mediante una valutazione che guarda alla sostenibilità nelle sue tre dimensioni: economica, sociale e ambientale.
«L’attenzione al servizio e alla qualità dei materiali, alla sicurezza e alla sostenibilità si traduce in filiere e processi certificati come appunto la certificazione CSC o l’EPD di prodotto che si affiancano alle certificazioni di sistema ISO 9001, ISO 14001 e ISO 45001 – ha detto Alfonso Di Bona, Consigliere Delegato di Heidelberg Materials Italia Calcestruzzi S.p.A.- La certificazione CSC valorizza, infatti, tutte le buone pratiche aziendali in tema di salvaguardia ambientale, di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, di circolarità dei prodotti e dei processi, di rispetto della legalità, di propensione alla trasparenza delle informazioni e dei rapporti con gli stakeholders lungo tutta la catena del valore allargando la certificazione alla supply chain del cemento e degli aggregati naturali e riciclati».
La certificazione CSC attesta che il processo di approvvigionamento responsabile su tutta la filiera di produzione rispetta i principi base della Sostenibilità e nell'ambito di cinque categorie di crediti: pre-requisiti, gestione, sostenibilità ambientale, sostenibilità sociale e sostenibilità economica. L'obiettivo è quello di validare l'intera filiera di processo: dal trasporto al riciclo delle materie prime. Il tutto nel segno della massima trasparenza per garantire prodotti performanti e filiere sicure, responsabili e sostenibili.
Il Responsible Sourcing Scheme è lo schema di certificazione, lanciato a gennaio 2017, elaborato in ambito internazionale dal Concrete Sustainability Council (CSC) associazione fra i cui membri figurano importanti realtà industriali del settore del calcestruzzo dall’Europa, dagli Usa, dall’America Latina e dall’Asia, così come le principali associazioni europee di riferimento per la filiera, tra cui Ermco e Cembureau. In Italia Federbeton, l’associazione che raggruppa i principali operatori del settore cemento e calcestruzzo, ha il compito di sovraintendere alla corretta applicazione del protocollo in qualità Programme Operator.
Ad oggi Heidelberg Materials ha certificato in Italia 4 impianti per la produzione di cemento e 21 impianti per la produzione di calcestruzzo.
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