Aria: l’essenza del design incontra il cemento fotocatalitico per illuminare e purificare

C’è una lampada che non si limita a illuminare gli spazi, ma vuole raccontare un’idea, evocare leggerezza, libertà e, al contempo, contribuire attivamente alla qualità dell’aria che respiriamo. Si chiama Aria ed è il risultato della sinergia tra la sensibilità progettuale di Metal Life e le straordinarie proprietà del cemento fotocatalitico TX Active sviluppato anni fa da  Italcementi, oggi Heidelberg Materials. Aria è molto più di un semplice elemento luminoso: è un oggetto di design in cui estetica, tecnologia e sostenibilità si fondono in un equilibrio raffinato, espresso attraverso un linguaggio formale essenziale e contemporaneo.

L’idea da cui nasce Aria
«Non volevamo creare semplicemente una lampada da tavolo, ma dare forma a un oggetto capace di trasmettere un messaggio, un’idea», racconta Luca Mietto, fondatore di Metal Life insieme al socio Mattia Masenadore. L’intuizione è scaturita quasi per caso, durante una visita agli stand di Fiera Milano, dove i due imprenditori si sono imbattuti nelle straordinarie proprietà del cemento fotocatalitico, un materiale solitamente destinato al rivestimento di superfici urbane.

In fiera, il TX Active era impiegato nella realizzazione di elementi di arredo urbano, come sedute e rivestimenti architettonici, apprezzati non solo per la loro valenza estetica, ma anche per la capacità di interagire con l’ambiente circostante migliorandone la qualità. Fu proprio questa caratteristica a catturare la loro attenzione e a suscitare la curiosità di esplorare nuove applicazioni in contesti più intimi e legati al vivere quotidiano.
«Ci siamo chiesti: perché non trasferire queste qualità rigenerative in uno spazio domestico, attraverso un complemento d’arredo che fosse anche espressione di design? Da lì è nata l’idea di creare una lampada», spiega Mietto con entusiasmo.
L’idea di utilizzare il cemento fotocatalitico per oggetti destinati agli interni rappresentava una sfida progettuale affascinante: trasformare un materiale concepito principalmente per ambienti esterni in un elemento di interior design, capace di coniugare estetica contemporanea e innovazione tecnologica.

Ancor prima di delinearne la morfologia o definirne le caratteristiche tecniche, il nome Aria era già stato scelto, a testimonianza di un progetto nato più da un’ispirazione concettuale che da un mero esercizio di stile. “Abbiamo scelto il nome Aria prima ancora di disegnarne la forma”, racconta Mietto. “Per noi evoca leggerezza, libertà, movimento. Volevamo che la lampada fosse leggera come l’aria e capace di portare con sé un messaggio di sostenibilità, coniugando estetica e consapevolezza ambientale”. 
La forma della lampada prende vita da questo processo creativo: le sue linee pulite e decise richiamano la silhouette della lettera A, mentre il disegno complessivo si ispira alla lanterna contemporanea, oggetto pensato per essere spostato, vissuto e integrato con naturalezza negli ambienti. Da questa visione nasce anche il dettaglio del cinturino in pelle naturale, un accento che unisce estetica raffinata, funzionalità e attenzione per i materiali nobili.
«Aria non è concepita solo per illuminare lo spazio fisico, ma anche per accendere riflessioni interiori, invitando a una consapevolezza nuova sul tema della sostenibilità», sottolinea Mietto. Per Metal Life, infatti, la lampada e il vaso in cemento fotocatalitico costituiscono un unico insieme, destinato a esprimere una visione progettuale in cui materia, luce e pensiero si fondono in una dimensione estetica e simbolica.

La filosofia Metal Life  
Fondata nel 2022, Metal Life  è una giovane realtà veneziana che si distingue nel mondo dell’interior design per la volontà di trasformare il metallo — in particolare alluminio e acciaio inox — in autentiche opere d’arte contemporanea. Fin dall’inizio, l’azienda si è posta l’obiettivo di creare oggetti che non siano semplicemente belli o funzionali, ma che racchiudano un significato profondo e identitario. «Vogliamo creare pochi oggetti, ma fatti bene. Oggetti che racchiudano un’idea e un messaggio, capaci di lasciare un segno», afferma Mietto.

Il claim “Diamo vita al metallo” riflette appieno la filosofia di Metal Life, in cui il metallo non è solo materia, ma diventa linguaggio espressivo, trasformato in forme essenziali e dettagli di raffinata manifattura. Per l’azienda, la lavorazione artigianale è reinterpretata in chiave contemporanea: la qualità nasce dalla trasformazione di materiali nobili attraverso tecnologie all’avanguardia come il taglio laser o l’anodizzazione, che esaltano la purezza e la longevità dell’alluminio e dell’acciaio.
Immerso nel territorio veneziano, il laboratorio di Metal Life è un crocevia tra tradizione e innovazione, dove la modernità del metallo incontra la sapienza artigianale, come la lavorazione della pelle. Ne nascono creazioni uniche, in cui l’alluminio si fonde con il cuoio cucito a mano, dando vita a oggetti versatili e sofisticati.
L’azienda non si limita però a rileggere la tradizione, ma è costantemente proiettata verso l’innovazione, spinta dalla volontà di sperimentare materiali e tecnologie anche fuori dai confini consueti dell’interior design. È in quest’ottica che Metal Life ha scelto di integrare nelle proprie creazioni materiali inusuali come il cemento fotocatalitico, trasformandolo da elemento tipicamente urbano in componente di design domestico, capace di coniugare estetica e sostenibilità.
Ogni pezzo custodisce un significato preciso, diventando espressione dei valori fondanti di Metal Life: qualità assoluta, attenzione meticolosa ai dettagli e ricerca di forme nuove capaci di trasformare l’oggetto d’arredo in una microarchitettura poetica. Proprio per tutelare questa unicità progettuale e creativa, tutti i prodotti dell’azienda sono regolarmente registrati e depositati presso il Ministero del Made in Italy, a garanzia della loro originalità e autenticità. Così, Metal Life mira a trasformare il vivere quotidiano in un’esperienza estetica, fondendo materia e design in un racconto sensoriale. Pur giovane, l’azienda ha già tracciato una rotta ben definita, animata dal desiderio di crescere e dare vita a nuove opere che interpretino il design come espressione d’arte e di emozione.

La lampada Aria: design, materiali e significato
Aria non è semplicemente una lampada da tavolo, ma un racconto di materia e luce, una sintesi di estetica e tecnologia che si traduce in un linguaggio di forme pure e dettagli preziosi. La sua struttura è realizzata in alluminio, proposto in varianti verniciate o anodizzate, come il raffinato color salvia con finiture champagne o l’elegante nero opaco impreziosito da dettagli anch’essi champagne. L’alluminio, scelto per la sua leggerezza e resistenza, viene lavorato attraverso processi di anodizzazione che non celano la materia, ma ne esaltano le texture naturali e la profondità cromatica. «Per noi l’anodizzazione non deve coprire il materiale, ma esaltarne le caratteristiche», spiega Mietto, sottolineando la volontà di lasciare che la luce giochi sulla superficie metallica, restituendone sfumature sempre diverse.
A sottolineare il legame tra tecnologia e artigianato, la lampada è completata da un cinturino in pelle naturale, disponibile in nuance come il delicato color cielo o il più deciso cuoio, conciato senza trattamenti chimici per preservarne la matericità. Questo dettaglio, oltre ad aggiungere calore materico, richiama il gesto di presa e movimento, enfatizzando la vocazione dell’oggetto a essere non solo contemplato ma anche vissuto. Aria integra inoltre una sorgente luminosa LED controllata tramite un sofisticato sistema touch, che consente di modulare l’intensità luminosa e creare atmosfere diverse, in linea con la filosofia dell’interior design contemporaneo che vede la luce non solo come funzione, ma come elemento scenografico.
Ma il cuore più innovativo di Aria è rappresentato dal suo elemento in cemento fotocatalitico: il vaso denominato “Cono di Luce”. Realizzato in cemento TX Active di Heidelberg Materials e arricchito da granulare di marmo bianco di Carrara, questo componente non è soltanto un complemento estetico — la sua silhouette evoca il fascio luminoso che si sprigiona dalla lampada — ma racchiude un messaggio più profondo, legato alla qualità dell’aria e alla sostenibilità ambientale. 
Il vaso, integrato armoniosamente nel progetto, è pensato non solo per creare continuità visiva con le linee geometriche della lampada, ma anche per incarnare un valore simbolico: un invito a riflettere sul rapporto tra design, ambiente e benessere. La presenza del cemento fotocatalico esprime un intento progettuale chiaro: sensibilizzare sul tema della qualità dell’aria e sulla possibilità che anche gli oggetti d’arredo contribuiscano, seppur simbolicamente, a uno stile di vita più sano e consapevole.

Come è fatto il vaso fotocatalitico
La realizzazione del vaso “Cono di Luce” è il risultato di un percorso di ricerca e sperimentazione che unisce sapere artigianale e tecnologie d’avanguardia. Gli stampi utilizzati per produrre il vaso sono progettati internamente e realizzati in polimero tramite stampa 3D, una soluzione che consente di ridurre al minimo gli sprechi e garantire la possibilità di riutilizzare gli stampi per numerosi cicli produttivi, in linea con una visione sostenibile del design. «Abbiamo sviluppato degli stampi in polimero realizzati in stampa 3D, riutilizzabili molte volte, per ridurre al minimo gli sprechi», spiega Mietto.
Il mix design del cemento prevede l’utilizzo del legante fotocatalitico TX Active, noto per le sue straordinarie proprietà ambientali, abbinato a granulare di marmo bianco di Carrara. Questa scelta non risponde soltanto a esigenze strutturali, ma anche estetiche: il marmo, infatti, regala al vaso una luminosa brillantezza, esaltata dalla luce della lampada che vi si riflette. La definizione della miscela ottimale è stata il frutto di numerosi test e prove di laboratorio, condotti con il supporto dei tecnici di Heidelberg Materials, per ottenere una texture perfetta sia sotto il profilo estetico sia sotto quello prestazionale e strutturale. La superficie del vaso si presenta liscia, ottenuta tramite una semplice levigatura meccanica che preserva la purezza materica, evitando trattamenti chimici.

Sul piano tecnico, il TX Active conferisce al vaso la capacità di attivare, sotto l’azione della luce naturale o artificiale, un processo di fotocatalisi. Questo fenomeno innesca potenti reazioni ossidative che trasformano sostanze organiche e inorganiche nocive — come ossidi di azoto, polveri sottili e composti organici volatili — in composti innocui, contribuendo così al miglioramento della qualità dell’aria. 
Il vaso misura circa 32 cm in altezza e pesa 2,5 kg, mentre l’intera lampada raggiunge un’altezza di 40,5 cm, con un diametro alla base di circa 22 cm. Completa il progetto un’alimentazione a batteria al litio da 6400 mAh, in grado di garantire fino a 12 ore di autonomia, ricaricabile tramite connessione USB Type-C. Una scelta che risponde alla stessa logica di sostenibilità: evitare accessori superflui e offrire la possibilità di utilizzare caricabatterie già in possesso dell’utente, riducendo l’impatto ambientale complessivo.

TX Active: il cemento che purifica l’aria
Alla base del progetto Aria si colloca il cemento fotocatalitico TX Active, un materiale all’avanguardia frutto di decenni di ricerca. Si tratta di un legante cementizio eco-compatibile che integra un principio fotocatalitico capace di abbattere gli inquinanti atmosferici, contribuendo non solo al benessere ambientale ma anche alla preservazione estetica delle superfici architettoniche.
Il funzionamento di TX Active si basa sul processo naturale della fotocatalisi, un meccanismo paragonabile alla fotosintesi clorofilliana. Quando esposto alla luce solare o a sorgenti luminose artificiali, il principio fotocatalitico innesca potenti reazioni ossidative che trasformano sostanze organiche e inorganiche nocive — come ossidi di azoto (NOx), composti organici volatili (COV) e polveri sottili (PM10) — in composti innocui come nitrati e solfati. Questa azione rigenerativa rende il materiale attivo nella lotta quotidiana contro l’inquinamento urbano. Basti pensare che una superficie di 1.000 m² realizzata con prodotti contenenti TX Active è in grado di neutralizzare una quantità di agenti inquinanti equivalente a quella assorbita da circa 100 alberi caducifogli, o pari alle emissioni di 22 veicoli a benzina o 16 a gasolio.

TX Active non offre soltanto vantaggi ambientali, ma garantisce anche elevate performance estetiche. Le superfici realizzate con questo cemento fotocatalitico risultano visibilmente più brillanti, resistenti all’ingrigimento e meno soggette all’accumulo di sporco. Questo effetto autopulente è dovuto a una caratteristica chiamata superidrofilia, grazie alla quale l’acqua piovana o l’umidità ambientale rimuovono più facilmente le particelle di sporco e i residui organici. Studi condotti presso l’Università di Ghent hanno dimostrato l’efficacia di TX Active nell’inibire la proliferazione di microrganismi, alghe e altre contaminazioni biologiche, preservando nel tempo la purezza cromatica e la qualità estetica dei manufatti.
L’impiego di cementi fotocatalitici come TX Active è particolarmente indicato in contesti urbani ad alta concentrazione di inquinanti, quali tunnel, gallerie, parcheggi multipiano e facciate architettoniche complesse. La sua efficacia è comprovata sia in laboratorio, dove studi dell’Università di Roma “La Sapienza” hanno rilevato una riduzione fino al 30% della tossicità del particolato PM10, sia su scala reale, con abbattimenti degli inquinanti fino al 75% sotto radiazione UV.
Oltre al beneficio ambientale, TX Active contribuisce a preservare la brillantezza delle superfici, limitando l’accumulo di sporco grazie alla fotocatalisi, che decompone le sostanze organiche e riduce l’adesione delle particelle di polvere. L’impiego di questo materiale trasforma gli elementi costruttivi in dispositivi attivi contro l’inquinamento, ridefinendo il concetto di materia inerte e contribuendo al benessere urbano.

Più di una lampada, un messaggio
Pur nella consapevolezza che, all’interno degli spazi abitativi, l’azione purificante del cemento fotocatalitico non possa raggiungere la stessa scala di efficacia osservabile nei contesti urbani, Mietto e il suo team attribuiscono al progetto Aria un significato che va ben oltre la mera funzione tecnica. «Quello che desideriamo trasmettere è un messaggio di attenzione verso la qualità dell’aria, il benessere dell’ambiente e, di conseguenza, il benessere individuale. Aria è concepita per illuminare non solo gli spazi, ma anche la mente», sottolinea Mietto.
Aria si configura così non soltanto come un oggetto di design, ma come una dichiarazione di intenti: una piccola architettura luminosa che fonde estetica, innovazione tecnologica e impegno ambientale. È un invito a riflettere su un futuro più pulito, più armonioso e più consapevole, in cui anche gli elementi d’arredo diventino ambasciatori di valori e di una nuova cultura del vivere sostenibile.

 

 

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Lampada Aria_1.

Lampada Aria_2.